Land Planning – Energy -
Environment
Project Management
Una guida per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di edilizia sociale, destinata a gestori e manutentori, residenti e altre organizzazioni del terzo settore che operano nell’edilizia sociale
Questa Guida è stata realizzata nell’ambito del progetto Europeo “FinSH” –
Strumenti finanziari e di Supporto alla “precarietà energetica” nell’edilizia
sociale. Il progetto FinSH è stato ideato e finanziato dalla Commissione Europea
per effettuare un confronto internazionale e trovare soluzioni per contrastare
il fenomeno della “precarietà energetica” nel settore dell’edilizia sociale.
Il progetto ha visto coinvolte Società e Istituzioni di cinque Paesi europei,
Ecuba Srl in Italia, Groupe Energies Renouvables Environnement et Solidarités (GERES)
e l’associazione SCIC Habitats Solidaires in Francia, l’Università di Magdeburgo
Otto-Von-Guericke in Germania, l’Agenzia per l’energia Krajowa Poszanowania (KAPE)
in Polonia e l’Agenzia per l’energia Severn Wye (SWEA) nel Regno Unito.
La precarietà energetica è un problema che richiede
soluzioni sostenibili
La precarietà energetica è la condizione di difficoltà in cui si viene a trovare
un nucleo familiare o una persona quando non è più in grado di far fronte alle
bollette del riscaldamento, dell’l’elettricità o dell’acqua.
Questa è soltanto una delle situazioni difficili che devono affrontare le
famiglie meno abbienti, tuttavia il problema sta assumendo proporzioni sempre
più vaste in Europa a causa della continua crescita dei costi energetici e della
perdita di numerosi posti di lavoro.
Il numero di utenti finali che hanno subito il taglio delle forniture
energetiche per morosità è in continua crescita in Europa e nonostante questi
dati diano chiara evidenza del fenomeno, ciò che appare è soltanto la punta
dell’iceberg.
In tutta Europa le associazioni di categoria e le forze politiche segnalano
questa situazione come decisamente preoccupante. Oltre a questo, la precarietà
energetica è correlata, nel medio periodo, a gravi problemi sanitari causati dal
freddo e dall’umidità tra le mura domestiche. E’ quindi necessario trovare con
urgenza soluzioni sostenibili.
Una delle cause principali degli alti costi energetici per le famiglie è la
scarsa efficienza energetica degli alloggi sociali e la difficoltà dei soggetti
proprietari nel far fronte ad investimenti per il risparmio energetico.
Affrontare il tema della precarietà energetica significa anche:
• Accrescere il supporto a coloro che versano in maggiori difficoltà fornendo
nuovi alloggi efficienti e favorire la partecipazione sociale;
• Ristrutturare l’edilizia sociale tramite il miglioramento delle prestazioni
energetiche eliminando i danni causati, ad esempio, da condensa e muffe
all’interno delle abitazioni;
• Ridurre i costi delle bollette energetiche, quindi consentire maggiori
disponibilità per cibo, vestiti, cultura e trasporti;
• Diminuire le emissioni di CO2 pro capite.
L’obiettivo principale della Guida è integrare in un’unica strategia le diverse
esigenze di ciascun operatore, inquilino e organizzazione coinvolta,
incrementando la qualità dei servizi ed adottando soluzioni finanziarie
adeguate, che possono anche prevedere il coinvolgimento diretto degli inquilini
non proprietari.
Altro obiettivo è proporre metodologie sperimentate per una consulenza
energetica adeguata alla situazione sociale delle famiglie in condizione di
precarietà.
La Guida riassume le problematiche principali da tenere presenti nel momento in
cui si definisce una strategia di supporto all’efficienza energetica nell’ambito
dell’edilizia sociale.
Come noto, tramite l’adozione di corretti atteggiamenti di consumo è
possibile ottenere concreti risparmi energetici. La Guida presenta, quindi, non
solo misure strutturali quali lavori edili e interventi su impianti relative
modalità di finanziamento, ma anche misure riguardanti la comunicazione e la
formazione mirate all’adozione di corrette modalità di consumo energetico da
parte dei residenti. E’ stata progettata perché trovi un utilizzo pratico per
tutti gli operatori del settore, inclusi i gestori/manutentori delle strutture,
i residenti ed ogni altra organizzazione sociale di sostegno alle categorie più
disagiate.
Nella Guida sono state raccolte le migliori pratiche osservate nei diversi Paesi
partner del progetto FinSH, consultando direttamente gli Enti responsabili
dell’edilizia sociale locale, le associazioni di supporto, e le riviste
specializzate che raccolgono esperienze e punti di vista dei residenti.
I testi in formato PDF sono disponibili in lingua italiana, francese, inglese,
tedesca e polacca nel sito del progetto
www.finsh.eu e nel sito di Ecuba, www.ecuba.it.
Per informazioni: Ecuba Srl – tel.+39 051 228048
Andrea Claser – claser@ecuba.it
Ronald Verhagen – verhagen@ecuba.it
Ecuba Srl – Via del Cestello 4, 40124 Bologna – tel. +39 051
228048 – fax. +39 051 6565124
Mail - ecuba@ecuba.it Website –
www.ecuba.it